Intestino gonfio in gravidanza: consigli e rimedi utili

Come ridurre la fastidiosa sensazione di intestino gonfio in gravidanza? La gravidanza è un momento particolare e molto delicato per una donna. Diventare mamme è un’esperienza unica, ma spesso si è costrette a fare i conti con alcuni disturbi tipici di questo periodo. Vediamo insieme quali sono le cause del gonfiore intestinale e come agire per contrastarlo.

Donna in gravidanza seduta davanti ad una finestra

Quali sono le cause dell’intestino gonfio in gravidanza?

CAMBIAMENTI ORMONALI

Durante la gravidanza entrano in gioco sensibili cambiamenti ormonali. L’ormone progesterone trattiene i liquidi, rallenta le funzioni intestinali e rilassa i tessuti del tratto gastrointestinale. Un alto livello di estrogeni, inoltre, contribuisce alla dilatazione dell’utero, con frequenti episodi di flatulenza e nausea.

L’aria nella pancia, dovuta alla presenza di gas, può essere accompagnata da una sensazione sgradevole di meteorismo, spesso seguita da stitichezza.

Con l’avanzare della gravidanza, l’utero esercita una pressione sempre maggiore sullo stomaco e sull’intestino: un’azione che rallenta la digestione, con unaumento della produzione di gas e gonfiori addominali.

Fattori esterni

La formazione di gas intestinali può essere causata anche da fattori esterni, quali  un’alimentazione scorretta o cattive abitudini, come ad esempio mangiare troppo velocemente. Quando si mangia o si beve è facile ingerire aria (aerofagia) e generare gas. Il progressivo aumento di peso, poi, favorisce il rallentamento del percorso digestivo dei cibi. A tali condizioni l’organismorisponde con manifestazioni di flatulenza ed eruttazione.

Come contrastare i problemi di intestino gonfio in gravidanza?

Ecco alcune indicazioni da seguire per ridurre la formazione di gas intestinali:

  • Evitiamo di mangiare cibi che possano favorire la formazione di aria e rallentino la digestione. No dunque a cibi grassi, fritti, dolci elaborati e farciti, bibite gassate e alcolici. Sì a pollame e pesce magro, prediligendo cotture al vapore, al forno, alla piastra con un filo d’olio extra- vergine d’oliva a crudo;
  • Introduciamo un apporto bilanciato di fibre nella nostra dieta (circa 30 grammi al giorno), senza eccedere per non provocare diarrea;
  • Mangiamo poco e spesso. Consumare piccoli pasti, masticando lentamente, favorirà la digestione, prevenendo l’aerofagia;
  • Beviamo acqua. Un apporto idrico di almeno 1, 5 litri al giorno contribuirà alla nostra idratazione e favorirà il naturale transito intestinale;
  • Assumiamo fermenti lattici. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di ripristinare la flora batterica intestinale alterata, rafforzandone la barriera contro gli agenti patogeni.
  • Svolgiamo una regolare attività fisica. Una moderata e regolare attività fisica favorirà il transito intestinale e contribuirà a migliorare la circolazione sanguigna. Cosa scegliere? Una semplice passeggiata quotidiana, ginnastica dolce o nuoto: si tratta di sport che non solleciteranno eccessivamente la muscolatura addominale, ma contribuiranno a rafforzare il pavimento pelvico anche in vista del parto.