
Regolarità intestinale in viaggio, come proteggerla? 3 regole chiave da rispettare
È importante proteggere la nostra regolarità intestinale in viaggio ed evitare che sgradevoli disturbi ci rovinino vacanze o brevi spostamenti. Come promuovere il nostro equilibrio intestinale? Vediamo insieme dritte e consigli.
Quanto conta un buon equilibrio intestinale? Ecco 3 regole per il nostro benessere
Mantenere una fisiologica regolarità intestinale in viaggio non è sempre facile. Fuso orario, cambi di clima, variazioni alla nostra routine alimentare: tutto ciò, unito allo stress organizzativo del viaggio, può incidere sul nostro equilibrio intestinale. Per minimizzare il rischio di alterazioni a livello intestinale, possiamo seguire tre regole preziose:
1. SEGUIRE UNA DIETA VARIA, EQUILIBRATA E REGOLARE
L’alimentazione quotidiana dovrà prevedere tutti i nutrienti di cui il nostro organismo ha bisogno. Proteine, carboidrati, grassi, vitamine, sali minerali in quantità bilanciata consentiranno al nostro organismo di svolgere tutte le normali funzioni biologiche.
Privarci di elementi essenziali alla salute dell’organismo non farà che indebolire il nostro sistema immunitario, esponendoci al rischio di infezioni e, di conseguenza, di problemi a livello gastrointestinale.
Una dieta corretta dovrà essere accompagnata ad un apporto idrico di almeno 1,5 litri di acqua al giorno. Bere acqua contribuirà a idratare il nostro organismo e favorirà le normali funzioni intestinali, favorendo l’eliminazione di feci morbide.
Introduciamo nella nostra alimentazione una quantità bilanciata di circa 30 grammi di fibre al giorno. Frutta fresca e ortaggi sono ricchi di fibre, così come legumi e alimenti integrali (cereali in particolare). L’assunzione di fibre agevolerà il transito intestinale, facilitando l’espulsione delle feci.
Ricordiamo di non eccedere né in un senso né nell’altro: rimuovere le fibre dalla dieta ci esporrà al rischio di stipsi, mentre abusarne potrà causare episodi di diarrea.
Un’altra raccomandazione importante è non saltare i pasti. Il digiuno è nemico del nostro intestino: non alimentandoci, contribuiremo alla formazione di gas intestinali, con un conseguente problema di gonfiore addominale. Al contrario, dovremo concederci pochi pasti frequenti durante l’arco della giornata (tre pasti principali e due spuntini leggeri) per favorire le regolari funzioni digestive e il normale transito intestinale.
2. ASSUMERE FERMENTI LATTICI
Per contribuire a favorire benessere ed equilibrio intestinale è opportuno assumere fermenti lattici. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di la flora batterica intestinale, spesso alterata. L’azione regolatrice dei fermenti lattici favorirà l’equilibrio intestinale e contribuirà a rafforzare le pareti intestinali contro l’eventuale azione dannosa di virus e batteri. È consigliabile iniziare ad assumere fermenti lattici qualche giorno prima del viaggio, durante il soggiorno e una volta rientrati.
3. PREPARARE UN KIT DI EMERGENZA UTILE AL NOSTRO INTESTINO
Se la nostra destinazione è un paese con scarse condizioni igienico-sanitarie sarà opportuno, con anticipo, consultare il nostro medico e provvedere all’eventuale profilassi specifica. Perché? Il rischio è l’insorgenza di sgradevoli episodi di diarrea del viaggiatore. In questo caso, non lasciamoci cogliere impreparati e vediamo cosa può essere utile portare con noi:
- Sali per la reidratazione, per contrastare il rischio di disidratazione;
- Disinfettanti per l’acqua potabile. Sarà comunque sempre opportuno bere dalle bottigliette sigillate;
- Disinfettanti naturali per le vie urinarie, per contrastare il rischio di infezioni;
- fermenti lattici. In questo caso specifico l’azione regolatrice dei fermenti lattici sarà importante per riequilibrare la microflora intestinale alterata dalla diarrea, per il recupero delle naturali funzioni intestinali e il miglioramento della naturale barriera intestinale contro l’azione aggressiva dei patogeni.
Queste indicazioni sono sommarie e non sostitutive del rapporto medico-paziente. Per indicazioni mirate rivolgiamoci al nostro medico curante.