Virus intestinali, come limitarne la diffusione

Soprattutto in alcuni periodi dell’anno è frequente incorrere in quella che viene comunemente denominata “influenza intestinale”. Si tratta, in realtà, di enteriti di origine virale, erroneamente chiamate “influenza” e che con i virus influenzali non hanno nulla a che fare, se non il fatto di essere altamente trasmissibili. Vediamone le caratteristiche e le strategie per diminuire la possibilità di diffusione.

Disegno di un intestino con sfondo rosso disegnato su una donna

Virus intestinali

virus che causano le infezioni intestinali appartengono principalmente a due categorie: rotavirus, che colpisce soprattutto i bambini al di sotto dei cinque anni di età, e norovirus.

Entrambi, alle nostre latitudini, sono più diffusi nella stagione autunnale e invernale, ed entrambi possono essere trasmessi con molta facilità, specialmente tra i più giovani.

Questo, tuttavia, non impedisce la possibilità di mettere in atto alcune misure mirate al contenimento dei contagi.

La trasmissione dei virus intestinali avviene attraverso il contatto delle mani non pulite con la bocca, per mezzo di oggetti, come giocattoli o stoviglie, oppure attraverso l’ingestione di acqua o cibo contaminati.

Limitare la diffusione dei virus intestinali

Al fine di diminuire le possibilità di contrarre un’infezione da virus intestinale è importante soprattutto il rispetto delle norme igieniche, a partire dalle più elementari.

Prima di tutto, è necessario curare l’igiene delle mani, che dovranno essere sempre accuratamente lavate dopo aver usato il bagno, o dopo aver cambiato un pannolino a un bambino.

Per la prevenzione dei virus intestinali nei bambini è fondamentale insegnare loro, fin da piccoli, a lavare spesso le manine in modo particolare dopo essere stati in bagno.

In generale, per contribuire alla prevenzione della diffusione dei virus responsabili di infezioni intestinali è opportuno non condividere con altri biancheria, stoviglie e asciugamani.

Altri possibili accorgimenti riguardano la conservazione dei cibi, alla quale bisogna prestare molta attenzione evitando di contaminare i cibi cotti con quelli crudi -attraverso l’uso delle stesse posate, per esempio- e avendo cura di non lasciare alimenti esposti a temperature elevate.

In caso di viaggi in paesi con condizioni igieniche precarie, evitare di consumare acqua non imbottigliata, cibi crudi o poco cotti ed evitare il ghiaccio nelle bevande.

Le infezioni legati ai virus intestinali provocano sintomi tanto fastidiosi quanto facilmente riconoscibili: frequenti scariche di diarrea, dolori e crampi addominali, sensazione di nausea e vomito, a volte la febbre. Possono essere presenti anche dolori muscolari, mal di testa, brividi e senso di malessere generale.

Fermenti lattici e virus intestinali

Per mantenere in equilibrio la flora batterica intestinale può essere utile assumere integratori a base di fermenti lattici probiotici; si tratta di un rimedio che deve certamente essere utilizzato quando la diarrea è in corso, che può favorire il ripristino di uno stato di equilibrio dopo la colonizzazione eccessiva dell’intestino da parte di virus indesiderati.

In caso di gastroenterite virale vi sono cibi che è meglio evitare, e altri che possono invece contribuire a solidificare le feci.

I latticini, gli alimenti molto grassi, i dolciumi e le fibre possono contribuire a peggiorare la diarrea; tra gli alimenti che invece possono essere utili vi sono quelli con un effetto astringente e che non appesantiscono la digestione, visto che anche lo stomaco può essere interessato dal disturbo: vanno bene quindi riso, pasta, patate, mele, banane e alimenti secchi come crackers e gallette.

Un aspetto di cruciale importanza, soprattutto nei bambini, riguarda il rischio di disidratazione. La perdita di liquidi e sali minerali può essere molto pericolosa; è bene reintegrare i liquidi bevendo spesso, anche a piccoli sorsi se vi sono conati di vomito, acqua con succo di limone, tisane, brodi, infusi e anche a reintegratori di sali minerali.