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I fermenti lattici in gravidanza si possono prendere? Alcuni consigli utili

I fermenti lattici in gravidanza si possono prendere? Durante la gravidanza possono insorgere alcuni disturbi a livello intestinale, riconducibili principalmente alle variazioni ormonali tipiche di questo periodo. Vediamo perché l’assunzione di fermenti lattici può essere indicata sia per la mamma, sia per il bebè.

I fermenti lattici in gravidanza si possono prendere, ecco perché

La stitichezza in gravidanza è riconducibile ai cambiamenti ormonali tipici di questa fase. L’ormone progesterone, responsabile dell’andamento della gravidanza, contribuisce a rallentare la contrazione dei muscoli lisci e la peristalsi intestinale, ossia l’attività della muscolatura dell’intestino. Ciò può comportare il peggioramento di una stitichezza preesistente la gravidanza o promuovere la comparsa del problema.

Non solo. L’aumento delle dimensioni del feto favorisce la compressione del tratto terminale dell’intestino, rallentando il transito delle feci. La stipsi è una evidente manifestazione di disbiosi intestinale. Ciò significa che la fisiologica composizione microbica della flora intestinale è alterata, con una proliferazione di batteri potenzialmente dannosi a scapito di batteri ad azione benefica.

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Infatti, il nostro intestino è popolato da una moltitudine di microrganismi in equilibrio tra loro e con il nostro organismo, in parte batteri buoni e in parte batteri potenzialmente dannosi: il microbiota intestinale o microflora normale.

La microflora dell’intestino varia da persona a persona: possiamo affermare che ciascuno di noi abbia una propria “impronta digitale batterica” (fingerprint batterico). La salute intestinale dipende dall’equilibrio fisiologico della microflora, a sua volta indispensabile al benessere dell’intero organismo.

Soprattutto in caso di disbiosi è opportuno assumere fermenti lattici. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di ripristinare e riequilibrare la microflora intestinale alterata. Ricordiamo che sulla mucosa intestinale coesistono grandi quantità di differenti specie batteriche, in perfetta simbiosi con il nostro organismo.

Sarà perciò importante assumere prodotti che contengono fermenti lattici in quantità e di specie diverse: infatti, grazie alle diverse caratteristiche di specie, i fermenti lattici agiscono in sinergia e hanno una maggiore probabilità di colonizzare l’intestino, integrare i microrganismi mancanti e contrastare i patogeni.

Contrastiamo la stipsi in gravidanza con semplici pratiche

Dopo aver visto che i fermenti lattici in gravidanza si possono prendere, vediamo alcune semplici pratiche per ridurre episodi di stitichezza durante la gestazione:

  • Assumiamo fibre. Introduciamo un bilanciato apporto di fibre nella nostra alimentazione. Frutta fresca, ortaggi e cereali integrali per un quantitativo di circa 30 grammi di fibra al giorno. Attenzione a non eccedere, per non rischiare la comparsa del disturbo opposto, ossia la diarrea in gravidanza.
  • Idratiamoci. Un apporto idrico ottimale corrisponde ad almeno 1, 5 – 2 litri di acqua al giorno. Beviamo spesso e a piccoli sorsi, per idratarci e contribuire ad ammorbidire le feci, agevolandone l’espulsione.
  • Facciamo un po’ di movimento. La sedentarietà e nemica della regolarità intestinale. Facciamo una passeggiata di trenta minuti al giorno, pratichiamo ginnastica dolce, nuoto o qualche semplice posizione di yoga. In questo modo contribuiremo a migliorare il transito intestinale e favoriremo la circolazione sanguigna.
  • Teniamo sotto controllo il nostro peso con l’aiuto del ginecologo. Un aumento di peso in gravidanza superiore a 10- 13 kg potrebbe acuire il problema di stitichezza, per via dell’eccessiva pressione sul tratto intestinale.

Non solo mamme: fermenti lattici per il delicato equilibrio intestinale dei bambini

Alla nascita il tratto digerente dei neonati è completamente sterile, ma subito dopo il parto viene colonizzato dai microrganismi provenienti dal tratto riproduttivo e fecale della madre. In seguito, i batteri provengono dall’allattamento, dall’ambiente e infine dai cibi ingeriti nel tempo.

Il microbiota presente nel tratto gastrointestinale contribuisce a mantenere lo stato di salute dell’organismo, svolgendo in particolare alcune, importanti azioni:

  • Stimola il sistema immunitario;
  • Funge da barriera contro le infezioni, producendo antibiotici naturali;
  • Conserva la regolare funzionalità intestinale;
  • Contribuisce ad attivare diverse funzioni metaboliche necessarie alla salute;
  • Assorbe nutrienti e minerali, come ad esempio calcio, magnesio, ferro.

Il delicato microbiota intestinale dei bambini raggiunge una configurazione matura intorno ai tre anni di età, e risulta abbastanza stabilizzato nella propria composizione, molto simile a quella dell’adulto, anche se esposto ad aggressioni esterne: è perciò molto importante mantenere uno stato di equilibrio e benessere (eubiosi).

I fermenti lattici possono facilitare l’assorbimento delle sostanze nutritive fondamentali nella crescita e forniscono un aiuto prezioso nel rigenerare la microflora intestinale, spesso alterata da disturbi comuni dell’infanzia, come ad esempio la diarrea (soprattutto virale e da antibiotici).

Sarà quindi importante somministrare prodotti che contengono fermenti lattici in quantità e di specie diverse: infatti, in virtù delle diverse caratteristiche di specie, i fermenti lattici agiscono in sinergia e hanno una maggiore probabilità di replicare l’intestino, integrare i microrganismi mancanti e contrastare i patogeni.

In particolare, è opportuno scegliere un prodotto orientato a contrastare gli squilibri intestinali dei bambini. Somministriamo un prodotto che associ ai fermenti lattici l’effetto di altri ingredienti funzionali utili in caso di disbiosi, coma ad esempio il finocchio, che aiuta l’espulsione di gas intestinali e riduce il gonfiore, e arricchito con vitamine, per una buona funzionalità e sviluppo dell’organismo.

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