Costipazione in gravidanza? Perché e come rimediare alla stitichezza

Come possiamo affrontare e ridurre problemi di costipazione in gravidanza? La stitichezza durante la gestazione è un disturbo frequente e diffuso, che può compromettere un periodo emozionante e delicato, rallentando le attività quotidiane. Non allarmiamoci, ma vediamo come contrastare questo sgradevole fastidio.

Dettaglio di gambe femminili di una donna seduta sul WC

Stitichezza in gravidanza: perché questo problema?

La stipsi è un fastidioso disturbo intestinale che caratterizzato da un’evacuazione scarsa o assente rispetto a quelli che sono considerati i ritmi di una piena funzionalità intestinale. Si parla di stitichezza quando la frequenza dell’evacuazione è inferiore a tre volte alla settimana e in presenza di altri sintomi che contribuiscono ad aumentare il disagio, come ad esempio:

  • Dolori addominali;
  • Meteorismo;
  • Gonfiore;
  • Feci dure e difficili de espellere;
  • Evacuazione incompleta.

La stitichezza in gravidanza è imputabile ai cambiamenti ormonali tipici di questo periodo. L’ormone progesterone, responsabile dell’andamento della gravidanza, contribuisce tuttavia a rallentare la contrazione dei muscoli lisci e la peristalsi intestinale, ossia l’attività della muscolatura intestinale. Ciò può comportare il peggioramento di una stitichezza preesistente alla gravidanza o promuovere l’insorgenza del disturbo.

Non solo. L’aumento delle dimensioni del feto favorisce la compressione del tratto terminale dell’intestino, rallentando il transito delle feci. Questa situazione peggiora con il progredire della gravidanza, ed è massima nel terzo trimestre. A queste condizioni si somma l’effetto del modificato stile di vita: ridotto movimento fisico, variazioni nell’alimentazione e graduale aumento di peso.

L’importanza delle fibre per contrastare la costipazione in gravidanza

  • Inserire fibre alimentari nella propria dieta può contribuire a favorire l’evacuazione e a migliorare il momento espulsivo, solitamente faticoso e doloroso in caso di stitichezza. Le fibre si dividono in:
    • Fibre solubili. Si sciolgono facilmente nell’acqua e nell’intestino, assumendo una consistenza morbida e gelatinosa. Esse riducono la velocità di passaggio tra stomaco e intestino, attivando utili trasformazioni batteriche.
    • Fibre insolubili. Attraversano l’intestino rimanendo pressoché inalterate. Esse si riempiono di acqua, negli ultimi tratti dell’intestino crasso, aumentando di volume e facilitando l’espulsione delle feci.

    L’aumento del volume fecale distende i muscoli intestinali, che reagiscono contraendosi e facilitando quindi il movimento espulsivo. Una dieta con un adeguato apporto di fibre, da 20 a 35 grammi al giorno, aiuterà il nostro organismo a eliminare feci morbide e ben formate. Tra gli alimenti ad alto contenuto di fibre ricordiamo, ad esempio:

    • Legumi;
    • Crusca e i cereali integrali;
    • Frutta fresca e verdure come asparagi, cavoletti di Bruxelles, cavoli.

Come contrastare episodi di costipazione in gravidanza?

Gli accorgimenti da seguire per contrastare questo sgradevole disturbo sono, generalmente, di natura comportamentale:

Svolgiamo una regolare e moderata attività fisica

La sedentarietà e nemica della regolarità intestinale. Facciamo una passeggiata di trenta minuti al giorno, pratichiamo ginnastica dolce o nuoto. In questo modo contribuiremo a migliorare il transito intestinale e favoriremo la circolazione sanguigna.

Teniamo sotto controllo il nostro peso con l’aiuto del ginecologo

Un aumento di peso in gravidanza superiore a 10- 13 kg potrebbe acuire il problema, per via dell’eccessiva pressione sul tratto intestinale. Per mantenere un buon peso- forma, prediligiamo carni magre cotte alla griglia, al vapore, al forno; pesce leggero tipo sogliola, merluzzo, nasello, trota, palombo, dentice, orata cucinati arrosto, al cartoccio, al vapore o in umido; formaggi magri tipo mozzarella, ricotta, crescenza, robiola. Tra i formaggi stagionati, Parmigiano Reggiano e Grana padano sono indicati, quali preziose fonti di calcio a ridotto contenuto di lattosio. Scegliamo latte e yogurt

Inseriamo nella dieta un bilanciato apporto di fibre

Sì a frutta e ortaggi di stagione, via libera a centrifugati ed estratti. Come abbiamo visto l’assunzione di fibre promuoverà il transito intestinale.

Facciamo 4-5 piccoli pasti al giorno

Ricordiamo di non saltare i pasti, poiché il digiuno potrebbe comportare l’aumento di gas intestinale e la comparsa di alito cattivo, mentre pasti troppo pesanti potrebbero rallentare la funzione digestiva, favorire meteorismo e distensione addominale, peggiorando la situazione locale.

Mangiamo lentamente

L’ingestione di aria (aerofagia) può dare un fastidioso senso di gonfiore addominale.

Idratiamoci

Beviamo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, per agevolare il nostro regolare transito intestinale e favorire l’espulsione di feci morbide.

Assumiamo fermenti lattici

Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di ripristinare la microflora intestinale alterata e rafforzare la barriera intestinale. La mucosa dell’intestino è colonizzata da una grande quantità di differenti specie batteriche, in equilibrata interazione con il nostro organismo: assumere prodotti che contengono fermenti lattici in quantità e di specie diverse è essenziale. Infatti, maggiori sono la varietà e la diversificazione delle specie, più probabile sarà la colonizzazione dell’intestino con le specie esistenti.