Costipazione intestinale: cause e rimedi alla difficoltà di evacuazione

La costipazione intestinale, nota anche come stitichezza o stipsi, è un disturbo caratterizzato dalla difficoltà dell’intestino a lavorare normalmente. In particolare, chi soffre di costipazione è soggetto a un rallentamento del transito intestinale che può provocare una riduzione del volume delle feci. Questa condizione causa evacuazioni poco frequenti e difficoltose. Vediamo il motivo di questo disturbo e scopriamo come intervenire.

Dettaglio di gambe femminili in fila ai bagni pubblici

Quali sono le caratteristiche della costipazione intestinale?

La stipsi può essere riconducibile a un’alterazione della flora batterica intestinale. Infatti, il nostro intestino è popolato da una moltitudine di microrganismi in equilibrio tra loro e con il nostro organismo, in parte batteri buoni e in parte batteri potenzialmente dannosi. Parliamo del il microbiota intestinale o microflora normale.

La microflora intestinale varia da un individuo all’altro: è possibile affermare che ciascuno di noi possiede una propria “impronta digitale batterica” (fingerprint batterico). La salute intestinale dipende dall’equilibrio fisiologico della microflora, a sua volta fondamentale per il benessere di tutto l’organismo. Quando questo equilibrio si altera, possono insorgere vari disturbi del tratto gastro- intestinale, tra i quali al stitichezza.

La stitichezza deriva dalla difficoltà a espellere i residui della digestione degli alimenti, tramite lo svuotamento del retto. La stitichezza si verifica in due situazioni:

  • Eccessivo assorbimento di acqua da parte del colon;
  • Contrazioni muscolari del colon troppo lente e deboli, che causano un movimento rallentato che rende le feci dure e secche, e perciò più difficili da eliminare.

Nei pazienti stitici, le feci presentano queste caratteristiche:

  • Consistenza dura e secca;
  • Piccole dimensioni (si parla di “feci caprine”);
  • Difficoltà di espulsione.

La stipsi transitoria è frequente durante la gravidanza, in caso di viaggi e temporanee variazioni nelle abitudini alimentari, tra persone sedentarie che non bevono acqua a sufficienza, nel periodo che segue un intervento chirurgico e dopo l’utilizzo di antibiotici.

La stitichezza cronica può essere provocata da vere e proprie disfunzioni motorie intestinali e/o anorettali oppure da patologie come, ad esempio, le malattie infiammatorie croniche dell’intestino (morbo di Crohn).

Quali sono le cause della costipazione intestinale?

  • Alimentazione povera di fibre. Una dieta povera di fibre, eccessivo consumo di carne e zuccheri semplici raffinati a scapito di frutta, verdura, semi e cereali integrali possono causare alterazioni delle normali evacuazioni.
  • Scarsa idratazione. Bere acqua favorisce l’espulsione di feci morbide. Viceversa, la scarsità di liquidi rende le feci secche, dure e di difficile espulsione.
  • Farmaci. L’uso di alcuni farmaci è in grado di provocare la stitichezza: analgesici, antidepressivi, tranquillanti, antiipertensivi, diuretici, farmaci contenenti calcio, ferro e alluminio possono provocare un rallentato transito intestinale con conseguente stipsi.
  • Gravidanza. Le gestanti possono soffrire di stitichezza per via dei cambiamenti ormonali, e/o perché l’aumento volumetrico dell’utero comprime l’intestino, causando un rallentamento del transito intestinale.
  • Alcune patologie, come ad esempio la diverticolite.

Come combattere la costipazione intestinale? Alcuni rimedi utili

Vediamo come contrastare la stitichezza con alcuni suggerimenti utili:

  • Assumere fibre e acqua. Le fibre di frutta e verdura, così come l’assunzione di almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, contribuiscono a promuovere il transito intestinale e a espellere feci morbide. Lo vedremo tra poco.
  • Ridurre il consumo di alimenti dall’azione astringente, come ad esempio limone e tè. Meglio inoltre evitare il consumo di alimenti ad azione irritante, per non peggiorare la situazione locale.
  • Evitare bibite gassate che possono aggravare un eventuale problema di meteorismo e flatulenza.
  • Fare esercizio fisico. Una moderata e costante attività fisica contrasta la sedentarietà e favorisce il transito intestinale.
  • Assumere fermenti lattici. È una buona norma generale per favorire l’equilibrio e il benessere del nostro intestino. I fermenti lattici sono batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di regolarizzare la fisiologica flora batterica intestinale, spesso alterata. È utile ricordare che sulle pareti intestinali coesistono moltitudini di differenti specie batteriche, in simbiosi con il nostro organismo: assumere prodotti che contengono fermenti lattici in quantità e specie diverse è quindi fondamentale. Infatti, maggiori sono la varietà e la diversificazione delle specie, più probabile sarà la colonizzazione dell’intestino con le specie esistenti.

L’importanza delle fibre in caso di stitichezza

Chi segue una dieta ricca di fibre corre meno rischi di soffrire di stitichezza. Una causa frequente di costipazione, infatti, è una dieta povera di fibre alimentari.

Le fibre, sia solubili sia insolubili, si trovano nella frutta, nella verdura, nei legumi e nei cereali. Si tratta di sostanze che il nostro organismo non è in grado di digerire. Tuttavia, le fibre svolgono una funzione importante nel regolare il transito intestinale.

Una dieta con un apporto sufficiente di fibre, da 20 a 35 grammi al giorno, aiuterà il nostro organismo a eliminare feci morbide e ben formate. Grazie alle fibre, l’aumento del volume fecale distende i muscoli intestinali, che reagiscono contraendosi e facilitando il movimento espulsivo.

Tra gli alimenti ad alto contenuto di fibre ricordiamo, ad esempio:

  • Legumi;
  • Crusca e cereali integrali;
  • Frutta fresca e verdure come asparagi, cavoletti di Bruxelles, cavoli.