Influenza intestinale nei bambini: a cosa è dovuta e come intervenire

Come contrastare l’influenza intestinale nei bambini? La causa di questo disturbo è spesso determinata da un contatto oro-fecale (i bambini si portano spesso le manine alla bocca) oppure da cibi già contaminati. Non dobbiamo preoccuparci, ma vediamo come affrontare questa evenienza.

Bambino piccolo che piange accanto ad un orsacchiotto di peluche

Quali sono i sintomi della influenza intestinale nei bambini?

Tra i bambini è molto diffuso il rotavirus, di origine fecale. Il contagio avviene solitamente quando il piccolo si porta le mani sporche alla bocca. Data l’esistenza di tre gruppi diversi, A, B e C, non è infrequente che un bambino si infetti più volte durante la propria infanzia.

sintomi generali sono comuni a quelli dell’adulto e comprendono:

  • Mal di stomaco
  • Dolori addominali
  • Gonfiori addominali e meteorismo
  • Diarrea
  • Vomito e febbre moderata.

Il rischio maggiore che corrono i bambini è la disidratazione. Potrebbe infatti verificarsi una notevole perdita di liquidi, con evidenti conseguenze sull’organismo del piccolo:

  • Sonnolenza
  • Minzione ridotta (cioè scarsa pipì)
  • Secchezza della mucosa della bocca
  • Occhi con scarsa lacrimazione.

Non dobbiamo preoccuparci subito: il pediatra saprà individuare eventuali complicanze, suggerendoci consigli mirati.

Come affrontare l’influenza intestinale nei bambini? Ecco alcuni rimedi

La prima preoccupazione nella gestione del disturbo dovrà essere la reintegrazione di liquidi ed elettroliti (sali minerali) che il corpo perde a causa della diarrea, del vomito e della febbre. Il trattamento consigliato dal pediatra potrebbe prevedere l’assunzione di sali minerali per prevenire la disidratazione, ma anche farmaci contro il vomito e la diarrea nei casi più severi.

Per ciò che riguarda la dieta, è meglio preferire riso e pasta in bianco, biscotti secchi e verdura bollita. Se i nostri piccoli non la amano particolarmente, possiamo schiacciare con una forchetta le verdure bollite e inserirle all’interno di polpette di pollo, tacchino, sogliola o platessa. Sì a frutta come la banana, ricca di sali minerali. Qualora il bimbo fosse molto piccolo, sarà necessario scegliere alimenti già introdotti nel suo regime alimentare.

A seconda della quantità di liquidi persi e della gravità del vomito e della diarrea, è consigliabile agire in questo modo:

  • Proseguire con la dieta normale del bimbo e, mentre la diarrea continua, dargli più liquidi, a piccoli sorsi, per reintegrare quelli persi, prevenendo così la disidratazione;
  • Continuare a nutrire i neonati con latte materno o latte formulato, loro principale nutrimento.
  • Utilizzare una soluzione reidratante oraleper sostituire i liquidi persi nei bambini disidratati. Esistono soluzioni reidratanti orali per reintegrare rapidamente i liquidi corporei. Il pediatra saprà quale tipo consigliarci, la quantità e la durata della terapia.
  • Somministrare fermenti lattici. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di ripristinare la flora intestinale alterata. L’assunzione dei fermenti lattici è consigliata sia nel corso di una disbiosi, per favorire il ritorno all’equilibrio intestinale, sia come misura preventiva, perché i fermenti lattici possono rafforzare la barriera intestinale. Ricordiamo che, come per noi adulti, anche la varietà microbica dell’intestino dei bambini è composta da grandi quantità di differenti specie batteriche, in simbiosi con l’organismo: somministrare prodotti che contengono fermenti lattici in quantità e specie diverse è fondamentale.

I fermenti lattici facilitano l’assorbimento delle sostanze nutritive fondamentali nella crescita e forniscono un aiuto prezioso nel ripristinare la microflora intestinale dei piccoli, spesso alterata. Sarà importante somministrare fermenti lattici in grandi quantità e di specie diverse. Infatti, in virtù di questa varietà, i fermenti lattici agiranno in sinergia e avranno una maggiore probabilità di replicare l’intestino, integrare i microrganismi mancanti e contrastare i patogeni.

In particolare, è opportuno somministrare un prodotto specifico per contrastare le alterazioni della microflora intestinale dei bimbi. Scegliamo un prodotto che associ ai fermenti lattici l’azione di altri ingredienti funzionali utili in caso di disbiosi, coma ad esempio il finocchio, utile ad alleggerire il gonfiore addominale, e arricchito con vitamine, per una buona funzionalità e sviluppo dell’organismo.

Come prevenire una nuova infezione? Alcuni consigli

Gestire un bimbo non è mai semplice perché, per quanto noi genitori possiamo tenerlo sotto controllo, il contatto tra sederino e bocca tramite le manine può avvenire spesso. Per ridurre le possibilità di contagio, sarà perciò utile lavare spesso le mani al nostro bimbo sin da piccolissimo, abituandolo a questa pratica come fosse un gioco.

Come regola preventiva, da genitori, dobbiamo assicurarci che i nostri piccoli vivano in un ambiente domestico pulito. Facciamo dunque in modo che gli ambienti domestici siano igienizzati al meglio.

Per ridurre il rischio di un nuovo contagio, noi genitori dovremo lavarci accuratamente le mani prima e dopo aver interagito con il bimbo, pulire con attenzione giocattoli, altri oggetti e superfici solide con detergenti anti-germi. Non solo. Sarà necessario lavare spesso la biancheria da letto e usare pannolini e salviette di pulizia usa e getta.