Dissenteria in gravidanza? Ecco perché insorge e come arginare il problema

Riscontriamo problemi di dissenteria in gravidanza? La gravidanza è un momento delicato ed emozionante, ma spesso la nostra quotidianità è compromessa da alcuni, sgradevoli attacchi di dissenteria. Vediamo perché può insorgere il problema e come arginarlo tempestivamente.

Donna seduta al WC

Dissenteria in gravidanza: di cosa si tratta?

Siamo di fronte a diarrea quando evacuiamo feci piuttosto molle se non addirittura liquide. La dissenteria è una forma più severa di diarrea, con eventuale presenza di muco nelle feci: a causa delle abbondanti e frequenti evacuazioni, questo disturbo può provocare una situazione di disidratazione e notevole perdita di sali minerali. Per riconoscere il problema, devono verificarsi contemporaneamente due condizioni:

  • Almeno 3 evacuazioni al giorno;
  • Quantità e densità alterata, molle o liquida

La dissenteria può essere un sintomo aspecifico di diverse condizioni patologiche di varia natura.

Può capitare che si verifichino episodi di dissenteria subito dopo i pasti. Ciò è dovuto al riflesso gastrocolico, un riflesso della contrazione della muscolatura liscia del colon in seguito al riempimento dello stomaco dopo un pasto.

In particolare, questa situazione può verificarsi dopo aver consumato alcuni alimenti che hanno proprietà osmotica, cioè attirano acqua nel lume intestinale, impedendo un corretto assorbimento e anzi ristagnando e generando fermentazione ad opera del microbiota. In tal caso si presenta sintomatologia come:

  • Gas,
  • Gonfiore,
  • Crampi,
  • Diarrea.

Questo problema può interessarci indipendentemente dalla gravidanza stessa. Inoltre, gli alimenti che causano problemi variano secondo la nostra personale tollerabilità. Tuttavia, sensibili variazioni ormonali o eventuali cambiamenti nella nostra dieta possono acuire episodi di dissenteria in gravidanza. Lo vedremo tra poco.

Quali sono le possibili cause di dissenteria in gravidanza?

Cambiamenti ormonali

  • La stitichezza in gravidanza è riconducibile ai cambiamenti ormonali tipici di questa fase. L’ormone progesterone, responsabile dell’andamento della gravidanza, contribuisce a rallentare la contrazione dei muscoli lisci e la peristalsi intestinale, ossia l’attività della muscolatura dell’intestino. Ciò può comportare il peggioramento di una stitichezza preesistente la gravidanza o promuovere la comparsa del problema.

    Il problema si amplifica con la conseguente crescita del feto, che comprime l’intestino. La stipsi è una evidente manifestazione di disbiosi intestinale. Ciò significa che la fisiologica composizione microbica della flora intestinale è alterata, con una proliferazione di batteri potenzialmente dannosi a scapito di batteri ad azione benefica.

Cambiamenti nella dieta

Un drastico cambiamento nel regime alimentare, spesso con eccesso di consumo di frutta e verdura, può sfociare in diarrea e altri sintomi gastrici. In linea generale, un bilanciato apporto di fibre corrisponde a circa 30 grammi al giorno.

Ipersensibilità verso alcune sostanze o cibi

Raramente può accadere che la gravidanza, probabilmente per cause ormonali, provochi una certa ipersensibilità verso alcune sostanze e cibi, altrimenti ben tollerati. Sarà utile sospendere la loro assunzione per un certo periodo di tempo, e quindi reintrodurli gradualmente.

Assunzione di farmaci

Può insorgere diarrea o dissenteria come controindicazione all’assunzione di alcuni farmaci, quali ferro o altro. In questi casi è in genere sufficiente comunicare il problema al ginecologo, per valutare una formulazione diversa.

Enteriti e intossicazioni alimentari

Le ragioni più comuni di episodi di diarrea durante la gravidanza sono gastroenteriti e intossicazioni alimentari, come accade indipendentemente dalla gravidanza stessa. Specie nel periodo invernale si è maggiormente soggetti a influenze intestinali

Quali rimedi applicare per contrastare le feci liquide in gravidanza?

Per cercare di arginare episodi di diarrea durante il periodo della gravidanza possiamo seguire alcune, semplici regole:

  • Beviamo abbondantemente, almeno 1, 5 litri di acqua al giorno, per idratarci e reintegrare i liquidi persi con l’emissione di feci liquide.
  • Non assumiamo farmaci se non su precisa indicazione del ginecologo
  • Introduciamo fibre con moderazione, senza superare i 30 grammi/die.

Assumiamo probiotici e fermenti lattici. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di ripristinare la microflora intestinale alterata. L’assunzione di probiotici e fermenti lattici è particolarmente indicata sia in caso di diarrea sia in caso di stipsi, poiché l’azione riequilibrante dei probiotici e fermenti lattici promuoverà la regolarizzazione della flora intestinale. È bene ricordare che sulla mucosa intestinale convivono grandi quantità di differenti specie batteriche, in perfetta interrelazione con il nostro organismo. Assumere prodotti che contengono probiotici e fermenti lattici in quantità e specie diverse è perciò molto importante: infatti, maggiori sono la varietà e la diversificazione delle specie, maggiori saranno le possibilità di colonizzare l’intestino con le specie esistenti, rafforzare la barriera intestinale e contrastare i patogeni.

  • Evitiamo alimenti a rischio di peggioramento, come ad esempio latte e latticini, cibi piccanti, grassi, fritti, preparazioni elaborate o alimenti troppo zuccherini.
  • Pasti ridotti ma frequenti, carni bianche, banane, patate lesse e mele per l’azione remineralizzante e nutriente.