Probiotici senza zucchero: quali scegliere per l’intestino?

Se il nostro intestino è scombussolato per varie ragioni, quali probiotici per contribuire al fisiologico equilibrio? Scopriamolo insieme.

Dettaglio di mani femminili che indicano un OK sulla pancia

Microbiota intestinale: conosciamo i nostri minuscoli inquilini

Se da una parte sentiamo spesso parlare di quanto sia importante l’equilibrio della microflora battericaintestinale, è vero anche che non è così immediato come questi esseri microscopici possano rivestire un ruolo così importante nella nostra salute. I microrganismi che vivono nel nostro intestino e nel nostro organismo, non sono solo una parte di noi, ma…in un certo senso “siamo noi”!

La moltitudine e la diversità di questi minuscoli occupanti ci caratterizzano e ci rendono unici. Nel nostro corpo ci sono più cellule batteriche che umane: siamo abitati da un numero enorme di batteri, (ma anche funghi, protozoi, lieviti e virus) che vivono in pacifica coesistenza con l’ospite umano (sì, proprio noi) e ne costituiscono il microbiota.

La microflora intestinale si inizia a formare a partire dalla nascita, tramite i germi del canale del parto; quindi, continua a svilupparsi fino all’età di tre anni, quando la sua composizione risulta pressoché stabile. Accanto ad un core di circa 57 specie diverse di batteri, ne esiste un centinaio almeno diverso per ciascuno di noi, andando a costituire una vera e propria “impronta batterica” detto anche fingerprint.

Questi germi coadiuvano il nostro organismo attraverso la loro azioni biochimiche: coadiuvano le cellule immunitarie, proteggono le pareti intestinali, terminano l’attività digestiva attraverso le reazioni biochimiche.

Come si caratterizza la microflora intestinale?

La tesi sostenuta dalla maggior parte degli scienziati è che il feto si sviluppi in un ambiente praticamente sterile, e che la prima colonizzazione avvenga al momento della nascita.
A seconda del tipo di parto, naturale o cesareo, c’è una differenza di microrganismi che vengono a contatto con il neonato.

Il microbiota dei bambini si forma al momento del parto: se naturale, sarà primariamente composto da batteri provenienti dalla vagina e dall’intestino materno, mentre se cesareo, la principale componente sarà di tipo intestinale e ospedaliero.

Quali probiotici senza zucchero utilizzare in caso di disbiosi?

I microrganismi presenti nel nostro intestino intervengono in numerosi processi fondamentali per il nostro benessere:

  • Collaborano con il nostro sistema immunitario,
  • Fungono da barriera contro i patogeni,
  • Producono vitamine e minerali altrimenti carenti nella nostra dieta,
  • Rilasciano molecole che contribuiscono al benessere intestinale.

Essendo un’entità dinamica, il microbiota intestinale è soggetto a modificazioni.
La coesistenza pacifica dei microrganismi della microflora batterica è detta eubiosi. Quando invece questo equilibrio viene meno, si parla di disbiosi.

La disbiosi è dovuta a varie condizioni, ad esempio eccessi alimentari, stile di vita, scorretto utilizzo di antibiotici; può provocare disturbi intestinali.

In caso di disbiosi, i probiotici contribuiscono a equilibrare la microflora batterica intestinale, a volte alterata, e una microflora equilibrata può contrastare la proliferazione dei batteri patogeni. Sarà importante integrare un’alimentazione adeguata con l’assunzione di prodotti contenenti probiotici senza zucchero in grande quantità e di diverse specie.

Infatti, con probiotici multiceppo, multispecie e multigenere sarà possibile integrare i microrganismi mancanti e contrastare quelli nocivi. Inoltre, proprio per le diverse caratteristiche dei vari ceppi, specie e generi, questi potranno agire in sinergia e favorire la colonizzazione intestinale.

Probiotici senza zucchero in elevata concentrazione, di specie, di generi e di ceppi diversi, saranno adatti alla varietà interpersonale del microbiota, con soluzioni adeguate a ciascuno di noi, in base alle proprie necessità, abitudini e stile di vita.