Pancia gonfia e mestruazioni: quali cause e come ridurre il disagio

Durante le mestruazioni e nel periodo immediatamente precedente il loro arrivo, molte donne sperimentano la sgradevole sensazione dell’addome gonfio, associato a tensione del seno e a un aumento dell’appetito. Pancia gonfia e mestruazioni sono un fenomeno fisiologico, di natura ormonale, transitorio, che tuttavia genera non poco disagio. Scopriamo insieme come alleggerire questo disturbo.

Ragazza seduta su un letto con la mano sulla pancia e espressione dolorante del viso

Pancia gonfia e mestruazioni: qual è il nesso?

Il disagio creato dalla sensazione di gonfiore addominale è acuito anche dal possibile aumento di peso corporeo. La percezione comune è di avere un pallone al posto della pancia. Il gonfiore addominale è un fastidioso disturbo che interessa molte di noi, con maggiore o minore frequenza secondo la propria soggettività.

Il gonfiore dell’addome o pancia gonfia è una sensazione di aumentata tensione a livello dell’addome, con dolori all’addome e alla fascia pelvica, che talvolta si irradiano anche alla schiena. Ma da cosa dipende l’aumento di volume dell’addome prima e durante le mestruazioni?

Fluttuazioni ormonali

La causa principale della pancia gonfia durante il ciclo mestruale non è tanto una eccessiva produzione di gas, quanto la ritenzione di liquidi legata alla fluttuazione ormonale. Malgrado sia temporaneo, questo gonfiore può, in alcuni casi, portare a un aumento ponderale di 1-2 kg nel giro di pochi giorni. Questa condizione si verifica a causa del rilassamento e della distensione muscolare della parete addominale appena prima e durante la fase mestruale.

Qui entra in causa soprattutto l’aumento della secrezione di progesterone durante tutta la seconda fase del ciclo. Il progesterone è un ormone che ha un effetto sulla muscolatura liscia dell’organismo, tale da determinare una diminuzione della sua fisiologica motilità con conseguente distensione addominale e comparsa del senso di gonfiore avvertito in questo periodo. Direttamente correlato a questa situazione è anche il rallentamento della peristalsi intestinale, con possibile comparsa di episodi di stitichezza.

È facile comprendere quanto possa essere disagevole dover gestirequesti fastidi. Peraltro, sempre per azione ormonale, durante il periodo che precede l’arrivo delle mestruazioni,potrebbe aumentare anche l’appetito,con episodi di “fame nervosa” e abbuffate, e conseguentiepisodi di aerofagia e meteorismo.

Cattive abitudini possono peggiorare la pancia gonfia

Infatti,a pancia gonfia e mestruazionipossono sommarsialcune abitudini alimentari e comportamentali scorrette. In questo caso, il gonfiore addominale fisiologico per effetto ormonale può essere acuito dallaformazione di gas intestinali per l’ingestione di aria mentre si deglutiscono cibi e bevande. Il senso di pienezza e gonfiore addominale dopo i pasti può dipendere dalle grandi quantità di aria che introduciamo quando mangiamo.

La formazione di quantità elevate di gas può derivare anche da fenomeni fermentativi (metabolismo degli zuccheri)a livello intestinale. Ciò dipende più frequentemente dal consumo di bibite frizzanti zuccherate, birra, carboidrati complessi, lieviti contenuti nei prodotti da forno, come ad esempio pane e pizza o di cibi ricchi di fibre (frutta, verdura, alimenti integrali). Perciò, occhio alla fame compulsiva!

Come gestire pancia gonfia e mestruazioni?

Stomaco e pancia dilatati, cinture che stringono, sensazione di essere improvvisamente “lievitate”: come gestire questa condizione? Possiamo cercare di prevenire e alleggerire il disturbo con alcuni accorgimenti pratici. In particolare, sarebbe opportuno variare le proprie abitudini alimentari già prima del ciclo.

Innanzitutto, nei dieci giorni che precedono la comparsa delle mestruazioni,sarebbe consigliabile seguire una dieta iposodica, cioè a basso contenuto di sale, per evitare la tendenza alla ritenzione idricae al gonfiore. Ciò significa evitare alcuni alimenti ricchi di sale, come ad esempio: salumi, insaccati, formaggi, carne e pesce affumicati, e anche limitare un consumo eccessivo di molti prodotti da forno lievitati, come pane, pizza e biscotti.

Preferiamo il consumo di frutta, verdura e legumi. Grazie al loro quantitativo di sali minerali, insieme a un generoso apporto di acqua, frutta e verdura in particolare ristabiliscono la situazione idro-salina, aumentando la diuresi ed eliminando le scorie in eccesso. Inoltre, gli alimenti vegetali sono ricchi di fibre, che agevolano il transito intestinale prevenendo il rischio di stipsi e il peggioramento del gonfiore addominale.

Non solo. In caso di alterazioni intestinaliè consigliabile assumere fermenti lattici. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di equilibrare la fisiologica flora batterica intestinale, che può essere alterata, e che ha un importante ruolo sulla barriera intestinale e sul sistema immunitario. Ogni persona, nel corso della propria vita, sviluppa una microflora batterica personale, unica, che la identifica come accade con le impronte digitali.

Ciascuno di noi ha quindi una propria, personale impronta digitale batterica, o fingerprint batterico, diversa da chiunque altro perché determinata da singole variabili individuali. Le differenze nella composizione della microflora batterica di ciascun individuo sono determinate da tanti fattori diversi.

È dunque importante integrare un’alimentazione equilibrata con l’assunzione di prodotti contenenti fermenti lattici, meglio sedi diversi ceppi, specie e genere. Infatti,con un probiotico multiceppo, multispecie e multigenere si riescono a integrare i microrganismi mancanti e a contrastare i non idonei. Inoltre, proprio per le diverse caratteristiche dei vari ceppi, specie e generi, questi possono agire in sinergia e favorire la colonizzazione intestinale.