Cattiva digestione e gonfiore addominale - Yovis

Cattiva digestione e gonfiore addominale: come ridurre il gas intestinale

A chiunque di noi può capitare di faticare a digerire e accusare una fastidiosa sensazione di pancia gonfia. Cattiva digestione e gonfiore addominale sono collegati: vediamo come ridurre questa sgradevole sensazione.

Uomo con le mani sulla pancia

Cosa può causare il gonfiore addominale?

I microrganismi naturalmente presenti nell’intestino (e che compongono la microflora intestinale) svolgono numerose funzioni importanti per il benessere complessivo del nostro organismo. Per esempio, collaborano con il nostro sistema immunitario offrendo una barriera contro i patogeni, contribuiscono ad assorbire e produrre nutrienti come vitamine e minerali carenti nella nostra dieta e rilasciano molecole utili per il benessere intestinale.

Può accadere che questo equilibrio si alteri, con una conseguente alterazione della flora batterica intestinale, con la possibile comparsa di alcuni sintomi sgradevoli, tra cui il gonfiore.

Il gonfiore dell’addome è una sgradevole sensazione di tensione circoscritta alla parte superiore o inferiore dell’ombelico, spesso accompagnata da crampi e meteorismo. Questa condizione è in genere il sintomo di un accumulo di gas nello stomaco o nell’intestino, e può avere varie cause.

Escludendo patologie specifiche, il gonfiore addominale può essere riconducibile all’assunzione di alcuni cibi, di bevande gassate, alla cattiva abitudine di mangiare troppo in fretta, a condizioni di stress o ansia. Vediamo insieme alcune tra le principali cause di gonfiore addominale:

  • Aerofagia. Si tratta dell’ingestione di aria. Quando la sensazione di pienezza si manifesta dopo i pasti, è probabile che si tenda a ingerire troppa aria (aerofagia) proprio mentre si pranza o si cena. Questa condizione insorge spesso quando mangiamo e mastichiamo velocemente, spesso preferendo le bibite gassate all’acqua naturale. Le nostre giornate intense ci portano a trascurare il pranzo e a trangugiare un panino al volo: il gonfiore addominale ne è la conseguenza tipica.
  • Assunzione di alcuni alimenti e bevande. Bere bibite gassate e zuccherine può favorire la formazione di gas intestinali, per via della fermentazione degli zuccheri a livello intestinale. Anche gli zuccheri presenti in dolci, merendine e altri snack confezionati possono fermentare a livello intestinale, causando gonfiore.
  • Intolleranze alimentari. In caso di intolleranza al lattosio o al glutine, ad esempio, è spesso presente un notevole e frequente gonfiore addominale che si associa solitamente ad altri sintomi, quali nausea, crampi, cefalea, stanchezza diffusa, stipsi o diarrea.
  • Stress e tensione. Il nostro intestino è spesso bersaglio di tensione e preoccupazioni: infatti, l’intestino è in comunicazione con il sistema nervoso centrale, e in ogni situazione di “allarme” il nostro organismo reagisce somatizzando.

Tutte le situazioni che abbiamo elencato possono causare un’alterazione della flora batterica intestinale, detta “disbiosi intestinale”: lo abbiamo accennato poco fa. Ciò avviene quando si modifica il fisiologico equilibrio tra microrganismi benefici e microrganismi potenzialmente dannosi, che normalmente popolano il nostro intestino in perfetto equilibrio tra loro.

Cattiva digestione e gonfiore addominale: ecco come gestire la situazione

In tutte le situazioni di gonfiore addominale dovuto a disbiosi intestinale, è consigliabile assumere fermenti lattici ad azione probiotica. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di equilibrare la fisiologica flora batterica intestinale, che può essere alterata, e che ha un importante ruolo sulla barriera intestinale e sul sistema immunitario. La flora batterica intestinale agisce su vari fronti:

  • Inibisce i microrganismi patogeni, contrastandone l’azione dannosa;
  • Migliora la barriera intestinale: produce la mucina, che riveste la parete intestinale, e produce sostanze che permettono alle cellule intestinali di funzionare al meglio;
  • Stimola il sistema immunitario;
  • Esercita un’azione benefica sulle pareti intestinali.

Dato che la microflora intestinale varia da persona a persona, è importante integrare un’alimentazione equilibrata con l’assunzione di prodotti contenenti fermenti lattici di diversi ceppi, specie e genere perché agiscano in sinergia e con una maggiore probabilità di colonizzare l’intestino, integrare i microrganismi mancanti e contrastare i patogeni. Inoltre, ecco alcune pratiche utili da applicare nella quotidianità:

  • Beviamo acqua. Un apporto idrico di almeno un litro e mezzo di acqua al giorno contribuirà ad ammorbidire le feci, favorendone l’espulsione.
  • Beviamo con moderazione una tisana al finocchio. Il finocchio contribuisce a ridurre meteorismo, flatulenza e gas intestinali, grazie alle sue proprietà riduttive del gonfiore addominale.
  • Beviamo un centrifugato di ananas e zenzero. Ananas e zenzero eserciteranno una leggera azione antinfiammatoria e carminativa (riduttiva dei gas intestinali).
  • Consumiamo piccoli pasti. Mangiamo poco e spesso, masticando lentamente per favorire le funzioni digestive ed evitare la formazione di gas in eccesso a livello intestinale.
  • Svolgiamo esercizio fisico. Praticare una regolare e moderata attività fisica contribuirà a facilitare il transito intestinale, agevolando l’evacuazione. Anche una breve passeggiata nei pressi di casa può favorire le funzioni digestive.

Consumare con moderazione alcuni alimenti. Secondo la propria tollerabilità, alcuni alimenti potrebbero favorire il gonfiore addominale. Ad esempio, le crucifere (rape, cavolo verza, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo nero e rosso, cavolini di Bruxelles, broccoli, cime di rapa, etc.), cipolle, cardi, peperoni e aglio; i legumi come ceci, fagioli, lenticchie , fave, etc. Questi alimenti andrebbero consumati preferibilmente senza buccia, frullati o passati nel passaverdure.