Antibiotico e stitichezza: quale correlazione e come rimediare?

Se stiamo seguendo una cura antibiotica, potrebbero insorgere alcuni disturbi intestinali. In particolare, scopriamo il nesso tra antibiotico e stitichezza e vediamo come gestire questo disagio.

Donna seduta sul WC

Qual è il legame tra antibiotico e stitichezza?

Gli antibiotici vengono generalmente prescritti in casi di infezioni batteriche o nelle profilassi preparatorie per interventi chirurgici o dentali. Lo scopo degli antibiotici è impedire la proliferazione di microrganismi patogeni (cioè batteri cattivi) che possono provocare infezioni non solo a livello locale, ma anche di tipo sistemico (generalizzato).

I principi attivi degli antibiotici sono sintetizzati da sostanze naturali, come ad esempio le muffe della penicillina, e agiscono sui vari tipi di microbi. Possiamo individuare antibiotici mirati, mentre altri, definiti “antibiotici ad ampio spettro”, sono utilizzati in via preventiva oppure quando l’organismo è colpito da un’infezione di cui non si conosce la causa.

 

Tuttavia, anche se in alcuni casi necessaria, la terapia antibiotica può alterare e impoverire l’equilibrio e la varietà della flora batterica intestinale. In questo caso, si parla di disbiosi intestinale, che può provocare diversi sintomi relativi al tratto gastrointestinale, tra i quali la stitichezza. Si parla di stipsi o “stitichezza iatrogena” quando il disturbo è conseguente a terapie mediche o farmacologiche.

sintomi che solitamente compaiono in caso di stitichezza sono:

 

  • ridotta frequenza di evacuazioni (meno di tre alla settimana)
  • presenza di feci dure (“caprine”)
  • sforzo eccessivo e prolungato durante la defecazione
  • senso di ostruzione o blocco anale
  • sensazione di evacuazione incompleta.

Scopriamo l’importanza della microflora intestinale e perché è importante ripristinarne l’equilibrio.

Il ruolo della microflora intestinale nella nostra salute

Nell’intestino convivono miliardi di microrganismi in costante equilibrio, con l’importante funzione di creare una barriera contro patogeni esterni, contrastando così l’insorgenza di varie patologie. La moltitudine di microrganismi di cui abbiamo appena parlato, contribuisce a mantenere lo stato di salute del nostro organismo svolgendo in particolare alcune importanti azioni:

 

  • Stimola il sistema immunitario;
  • Funziona da barriera contro le infezioni, producendo sostanze protettive;
  • Mantiene la regolare funzionalità intestinale;
  • Partecipa a diverse funzioni metaboliche necessarie alla nostra salute;
  • Assimila nutrienti e minerali, come ad esempio calcio, magnesio, ferro.

La microflora intestinale varia da persona a persona. Infatti, è possibile affermare che ognuno di noi ha una propria “impronta digitale batterica” (fingerprint batterico). La salute intestinale dipende dall’equilibrio fisiologico della microflora, a sua volta fondamentale per il benessere di tutto l’organismo.

La popolazione microbica può essere individuata in base al comportamento dei batteri della flora intestinale verso l’ospite umano. Possiamo dunque riconoscere microrganismi benefici e microrganismi potenzialmente nocivi.L’alterazione dell’equilibrio tra microrganismi benefici e patogeni è conosciuta come disbiosi intestinale. Questa condizione dà luogo a una serie di sintomi riguardanti il tratto gastrointestinale, tra cui la stitichezza di cui abbiamo appena parlato.

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Come contrastare la stitichezza da antibiotico?

Dopo aver visto la correlazione tra antibiotico e stitichezza, vediamo come gestire il transito intestinale lento. In associazione a una terapia antibiotica, il medico potrebbe suggerirci l’assunzione di fermenti lattici, batteri buoni in grado di equilibrare la microflora intestinale alterata, specie a causa di una cura antibiotica.

È importante integrare un’alimentazione equilibrata con l’assunzione di prodotti contenenti fermenti lattici di diversi ceppi, specie e genere perché agiscano in sinergia e con una maggiore probabilità di colonizzare l’intestino, integrare i microrganismi mancanti e contrastare i patogeni.

Attenzione, però, a non assumere antibiotici e fermenti lattici contemporaneamente. Infatti, l’antibiotico contrasta tutti i batteri che costituiscono il microbiota intestinale, compresi i batteri ad azione benefica, preziosi alleati del nostro naturale equilibrio: ciò accade perché gli antibiotici non sono in grado di scegliere, ossia non riescono a valutare quali batteri eliminare e quali “salvare”.

Ne consegue che l’azione positiva dei fermenti lattici assunti durante la terapia antibiotica potrebbe ridursi ed essere meno efficace. Sarà sufficiente assumere i fermenti lattici lontano dall’assunzione dell’antibiotico.

Inoltre, per contrastare la stitichezza, possiamo seguire alcune buone pratiche:

Beviamo acqua

Qualunque regime alimentare dovrebbe prevedere un apporto idrico di almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, per favorire una corretta idratazione del corpo e ammorbidire le feci, agevolandone l’espulsione.

Assumiamo fibre alimentari

Per regolare il movimento intestinale e prevenire il rischio di stipsi, è consigliabile introdurre fibre con equilibrio. Dove trovarle?

 

  • Frutta fresca. In particolare, la mela con la sua buccia, gli agrumi, pere, pesche, prugne, susine, frutti di bosco.
  • Ortaggi come ad esempio carote, patate, cipolle. Se talvolta la digestione di alcune fibre risulta faticosa, preferiamo frutta e verdura cotte: la cottura ammorbidirà le fibre rendendole più tollerabili.
  • Verdura a foglia verde come ad esempio lattuga, broccoli, bietole, spinaci, cime di rapa, cavolo nero.
  • Prodotti a base di cereali integrali, come ad esempio pane semintegrale o integrale, pasta e riso integrali, cereali integrali per la prima colazione.
  • Semi di lino, ricchi di sali minerali e acidi grassi omega- 3.
  • Frutta secca (noci, mandorle, nocciole).